Le fratture vertebrali da compressione rappresentano l’evento clinico più comune causato dalla fragilità ossea. A causa della complessa eziologia del “mal di schiena”, le fratture vertebrali risultano spesso non diagnosticate e, di conseguenza, non trattate in maniera adeguata. Il Ministero della Salute ha stimato un numero superiore a 100.000 nuovi casi di frattura vertebrale in Italia ogni anno.

La frattura vertebrale da compressione si verifica quando le vertebre si fratturano o collassano, non necessariamente a seguito di un trauma evidente.

Diagnosi
È consigliabile riferire tempestivamente al proprio medico l’insorgenza di dolori insoliti alla schiena. La diagnosi precoce offre infatti maggiori opzioni di trattamento. Mediante l’esame obiettivo e l’esecuzione di accertamenti diagnostici strumentali, quali la radiografia, è possibile rilevare la presenza di una frattura vertebrale da compressione.
Cause
Le vertebre possono fratturarsi o collassare a causa della riduzione di tessuto osseo. L’osteoporosi primaria e la menopausa non sono le uniche condizioni responsabili della riduzione del tessuto osseo. La perdita di massa ossea, che comporta maggiori rischi di fratture di questo genere, è determinata anche da patologie concomitanti, quali ipertiroidismo, tumori benigni e maligni, inclusi i trattamenti di chemioterapia e radioterapia. Anche particolari trattamenti farmacologici, quali l’utilizzo prolungato di corticosteroidi, possono contribuire alla riduzione della massa ossea e dunque ad un incremento del rischio di frattura vertebrale.
Sintomi
Il dolore alla schiena segnala che vi sono dei problemi. La sintomatologia dolorosa, sia se improvvisa o se sorda e cronica può, infatti, indicare che si è verificata una frattura vertebrale. Se si avverte dolore persistente per diversi giorni, è bene recarsi dal proprio medico per determinarne le cause e decidere quali trattamenti intraprendere.

È inoltre importante che l’operatore sanitario di riferimento esegua controlli periodici della statura e della postura del proprio paziente. Tale verifica diviene essenziale se in presenza di fattori di rischio, quali l’osteoporosi o sospetta tale. Le fratture vertebrali possono infatti determinare il collasso delle vertebre e, di conseguenza, una diminuzione della statura.

Anche le fratture vertebrali multiple possono alterare la postura o causare la cosiddetta “gobba della vedova”. Se si verifica questa condizione e la statura diminuisce, è necessario rivolgersi al proprio medico.

Fattori di rischio
Purtroppo, una frattura vertebrale comporta un aumento delle probabilità che si verifichino ulteriori fratture a carico delle vertebre adiacenti a quella già fratturata. Con il passare del tempo, le fratture multiple possono alterare l’allineamento della colonna vertebrale, rendendola più convessa (“gobba della vedova”).

Questa curvatura convessa può divenire talmente pronunciata da compromettere l’equilibrio del paziente e da comprimere la cavità toracica, rendendo difficoltosa la respirazione e provocando inappetenza e insonnia.2,3 L’età, il sesso e lo stile di vita rappresentano altri fattori di rischio.