La chirurgia vertebrale si occupa di tutte le patologie che interessano la colonna vertebrale;

le più diffuse sono la classica ernia del disco cervicale e lombare, le stenosi canalari, le spondilolistesi degenerative lombo-sacrali e ,molto frequenti nelle persone anziane con osteoporosi, le fratture o crolli vertebrali.

La chirurgia che si occupa della rimozione delle ernie del disco è mini-invasiva, l’accesso chirurgico prevede una incisione di pochi centimetri e il trauma chirurgico delle strutture anatomiche è molto ridotto, infatti la degenza media del paziente operato di microdiscectomia è di due/tre giorni, la mobilizzazione avviene quasi sempre il giorno dopo la chirurgia poiché la sintomatologia dolorosa dovuta all’intervento è molto ridotta.

Una recente tecnica per la cura delle patologie discali lombo-sacrali è la discectomia percutanea con Laser (PLDD): prevede una piccola anestesia locale, quindi si posiziona la sonda nel disco intervertebrale sotto controllo radiologico e si procede alla erogazione della luce Laser che vaporizza il nucleo polposo del disco interessato dall’ernia o dalla protrusione con immediato beneficio del paziente che si mobilizza dopo due ore dall’intervento e viene dimesso la mattina dopo; questa tecnica non necessita di eseguire una incisione cutanea, quindi non vi sono cicatrici chirurgiche, questo riduce a zero la possibilità di infezioni post-operatorie.

Anche le stenosi del canale vertebrale lombare o cervicale si trattano con una chirurgia che rispetta le strutture anatomiche, pertanto poco traumatica, con tempi di recupero funzionale molto veloci due/tre giorni.

Le spondilolistesi degenerative vengono trattate con interventi di stabilizzazione che nella maggior parte delle volte eseguo per via per-cutanea, ovvero con tecnica mini-invasiva che a differenza della classica tecnica in open (aperta) permette di limitare moltissimo il trauma delle strutture muscolari para-vertebrali (quindi molto meno dolore nel post-operatorio), una ridottissima perdita di sangue durante la chirurgia (due terzi in meno rispetto alla tecnica tradizionale) di conseguenza una ospedalizzazione molto ridotta con quindi una convalescenza più breve.

I crolli vertebrali vengono trattati nelle nostra struttura prevalentemente con l’intervento di vertebroplastica: viene eseguito in anestesia locale sotto controllo Tac per consentire una migliore precisione, il paziente ha una immediata riduzione delle sintomatologia dolorosa (70-100%), pertanto si mobilizza già dopo circa due ore dopo l’intervento e viene dimesso la mattina successiva.